Conti deposito, come funzionano e sicurezza

 

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I conti di deposito sono dei conti corrente bancari sui quali depositare somme di denaro a costi di gestione bassissimi.

Presentano il vantaggio di ottenere un piccolo ritorno economico, dato che sono depositi effettuati su conti bancari. Tale somma è garantita da un fondo supervisionato dalla Banca d'Italia, pertanto in caso di fallimento della banca, l'investitore ha diritto ad un rimborso.

 

 

Come funzionano i conti di deposito

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La funzione è il risparmio della somma depositata. Il vantaggio del conto deposito consiste nel tenere ferma la somma depositata su un conto bancario. Tale somma dovrà essere però esclusa dalle normali operazioni di pagamento e versamento crediti.

La possibilità di aprire conti di deposito è data da banche e istituti di credito. In virtù di questo, la somma depositata restituisce dei piccoli interessi dopo un periodo di tempo stabilito. Investire su questi conti significa avere da parte una somma al riparo da prelievi e pagamenti.

I limiti degli importi sono stabiliti dalla banca o istituto di credito presso i quali si deposita il denaro. Alcuni istituti consentono depositi minimi di 1.000 euro. Il massimo importo depositabile è a discrezione dell’istituto. Si tratta comunque di massimali piuttosto alti.

Per aprire un conto deposito sono sufficienti poche procedure. È necessario essere titolari di un conto corrente bancario. In quanto lo useremo come conto di appoggio per il nostro deposito.

 

Le finalità e i costi di gestione saranno ovviamente differenti rispetto a un conto corrente bancario tradizionale. Inoltre, bisogna presentare all’istituto di credito le copie dei seguenti documenti:

  • documento di identità
  • codice fiscale
  • certificato di residenza

 

Sicurezza conti deposito: fondo interbancario di tutela

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La somma depositata è garantita da un accordo effettuato dalle tra le banche e istituti di credito italiani ed extracomunitari. Tale accordo è rappresentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi. Il fondo è supervisionato dalla Banca d’Italia.

In caso di insolvenza o fallimento dell’istituto di credito, il risparmiatore ha diritto a un rimborso minimo di 100.000 euro. Il rimborso è previsto solo per la liquidità versata dal risparmiatore. In quanto non risulta come patrimonio attivo della banca.

È consigliabile distribuire la somma tenuta in deposito. Il rimborso infatti è previsto fino a un massimo di 100.000 euro per depositi in un singolo istituto. A prescindere da quanto depositato. Il diritto è esteso tuttavia anche nel caso in cui si è co-intestatari di uno stesso conto.

Per questo motivo è preferibile distribuire la somma fra diversi istituti aderenti al fondo. In questo modo, il rimborso sarà garantito se uno degli istituti fallisce. In quanto, per un altro di questi che gode invece di salute finanziaria, abbiamo diritto al rimborso.

 

 

Differenza tra conto corrente e conto deposito

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Come accennato in precedenza, il conto deposito è un conto corrente bancario. Rispetto ai tradizionali conti corrente, i conti di deposito hanno diversi costi di apertura e di gestione.

 

Nel caso dei conti di deposito:

  • le spese di apertura (e di chiusura) sono generalmente nulle, in quanto a carico dell’istituto
  • alcuni istituti si fanno carico anche dell’imposta di bollo sull’estratto conto. In caso contrario, è del 0,2% sul totale delle somme depositate.
  • il rendiconto è gratuito, in quanto avviene tramite e-mail.
  • per sua natura non prevede commissioni per versamenti e prelievi. Né tantomeno trattenute sugli interessi maturati.

 

È diritto dell’istituto vagliare il livello di trasparenza dei fondi da depositare, in linea con le norme antiriciclaggio.