Come diventare uno scrittore di successo

Scrivere è un’arte. Le persone che hanno una storia da raccontare o fantasie da sviscerare, spesso decidono di dedicarsi alla scrittura di un libro, e successivamente alla sua pubblicazione nella speranza di entrare nel cuore dei lettori. In vero diventare uno scrittore di successo è difficile, proprio perché mettere penna su carta è una qualità per molti, ma che solo in pochi riescono davvero a sviluppare ad alti livelli.

La notorietà, conseguenzialmente anche la ricchezza, possono arrivare nel giro di breve tempo, ma solo se chi scrive vanta dalla sua parte delle capacità e delle doti non insite in chiunque. Per tale ragione cerchiamo di argomentare tutti i punti salienti che possono aiutare un aspirante scrittore a raggiungere il tanto agognato successo.

Scrivere per il pubblico e non per sé

La prima differenza tra un autore qualunque e un autore famoso risiede nell’amore per il pubblico. Un conto infatti è scrivere per sé, per dare sfogo alla propria immaginazione o al proprio bisogno di aprirsi, e un altro è scrivere per i lettori.

Ci sono infiniti modi di dare voce ai propri pensieri, alle proprie emozioni. Per cui, imparando a toccare i tasti giusti, automaticamente si impara ad arrivare al cuore del pubblico. Un pubblico che, amerà le storie e amerà al contempo chi le scrive.

Quando lo scrittore è davanti al suo PC abbozzando una trama, un capitolo, o anche solo immaginando i personaggi del suo libro, deve mettersi nei panni del lettore, e dare dunque una interpretazione a quello che intende scrivere dal punto di vista di chi legge.

Sono questi meccanismi molto complessi, che forse si maturano con l’esperienza, ma che sono di fondamentale importanza per far sì che il pubblico ami quel romanzo e quello stile di scrittura.

Trovare un agente

Chi comincia da zero, forse nemmeno ci pensa a quest’aspetto, eppure avere un agente è fondamentale per diventare scrittori affermati. La figura dell’agente ha la sua importanza in quanto aiuta ad individuare l’editore giusto. Si pone cioè da filtro, da tramite tra l’autore e quello che potrebbe essere il futuro potenziale pubblico.

Ci vuole un esperto cioè che si rivolga alla casa editrice giusta, e che sappia portare lo scrittore all’apice del successo toccando i tasti giusti.

Stabilire il pubblico di riferimento

Mentre scrive, l’autore dovrebbe domandarsi a chi intende rivolgersi. È normale che un libro per ragazzi abbia una portata differente rispetto ad un libro più impegnativo, adatto ad un pubblico più maturo. Tale considerazione va fatta, perché andrà ad influenzare lo stile di scrittura, e soprattutto andrà ad inficiare sugli eventuali argomenti che si affronteranno nel corso della stesura.

Quest’aspetto è importante per permettere all’autore di essere apprezzato. Non si può infatti scrivere un libro per adolescenti utilizzando un linguaggio articolato e difficile che rende la storia pesante e discontinua. Viceversa, per un pubblico aulico, ci vogliono concetti profondi, su cui riflettere, che danno al lettore la possibilità di immaginare, immedesimarsi, e farsi delle domande.

Farsi pubblicità

Dopo aver pubblicato il proprio libro, lo scrittore deve fare conti con una realtà. Il successo non piove da cielo, ma ha bisogno di ricevere una spinta. Una spinta, che, come è possibile immaginare, nasce attraverso la pubblicità. L’autore si deve promuovere, magari con una presentazione, contattando qualche rivista per ottenere una recensione, o anche partecipando ad un festival della letteratura.

Insomma tutto andrà bene purché porterà in auge il titolo e la trama del libro. A tal proposito, molto attrattiva, e quindi dal valore aggiunto, sarà anche la copertina scelta. Deve cioè avere un potente richiamo mediatico, tale da incuriosire il lettore e spingerlo ad acquistare il libro.

Scrivere per la fama e non per i soldi

Chi scrive, lo deve fare per il successo non per i soldi. La fama, la notorietà, la visibilità, sono il primo grande passo in avanti dal diventare scrittori con la S maiuscola. È normale che raggiungendo un certo grado di notorietà, si arriverà pure ad un ottimo guadagno, ma non deve essere certo questa la priorità.

Per questo motivo bisogna scrivere con passione, con amore. Bisogna pensare che il libro sia il passepartout per la libertà, per la fantasia, per la propria vera essenza. Trasmettendo queste sensazioni al lettore, automaticamente l’autore si sarà guadagnato il suo rispetto, la sua stima, che gli varranno come punti a favore per il successo futuro.

Dare sfogo all’immaginazione

Tutto quello appena detto, non deve mettere in ombra un grandissimo requisito che ogni scrittore bravo deve avere. Ovvero l’immaginazione. Scrivere, bene o male possono farlo tutti, ma scrivere bene e scrivere di fantasia è una dote per pochi. Immaginazione non vuol dire inventare. Attenzione.

Si può anche scrivere la propria vita, o di fatti realmente accaduti, ma ci vuole la giusta dose di enfasi. Bisogna cioè trovare il modo giusto per fare apparire speciali le “persone normali”, e per far sembrare straordinarie delle “situazioni ordinarie”. Tutto dipende dalle parole che si usano, dal sentimento impiegato al momento della stesura, e dall’intenzione di voler o meno suscitare nel lettore emozioni e curiosità.

L’immaginazione aiuta a sviscerare nel modo giusto la trama, a far trasparire pregi e difetti dei personaggi, in una chiave simbolica che altrimenti non sarebbe stata presa in considerazione. È una tecnica di scrittura, quella di usare la fantasia. Possiamo anche definirla come una delle tante caratteristiche tipiche della scrittura creativa, che dovrebbe essere un requisito essenziale utilizzato da tutti i potenziali scrittori, famosi e non. Un modo cioè di trasformare “una storiella” in un capolavoro.

Tale tecnica può essere anche sviluppata seguendo lezioni o uno specifico corso di scrittura creativa, per migliorare la propria tecnica e la propria capacità di trasformare le emozioni in parole.

Non resta dunque che tentare la sorte così, utilizzando la creatività e l’ immaginazione in un connubio perfetto di sentimenti contrastanti, ma capaci di dare al lettore il desiderio di arrivare alla fine del libro. Questo vuol dire diventare e dunque essere uno scrittore di successo.