Social lending: cos'è, come funziona, pro e contro

 

Nella situazione economico sociale in cui versa oggi l’Italia, per un qualunque soggetto può diventare difficoltoso riuscire ad ottenere un prestito. Gli istituti di credito si stanno infatti ponendo sempre più con reticenza dinanzi alle richieste di finanziamenti, rendendo complesso tutto l’iter procedurale attraverso cui l’utente riesce a vedersi riconosciuta la somma richiesta. I tassi di interesse hanno raggiunto percentuali impensabili, e i costi complessivi non sempre sono vantaggiosi.

 

In un clima tanto teso e intricato, non poteva dunque non affermarsi anche nel nostro paese un finanziamento particolare detto social lending, ovvero una tipologia di prestiti tra privati. Quello che in tal sede preme fare è stabilire come funziona il prestito tra privati, quali siano i suoi pro e i suoi contro. Ma partiamo dalle basi, partendo dalla definizione di social lending e  stabilendo cosa sia realmente.

 

 

Social lending: cos’è

social-lending-definizione

Il social lending non è nato di recente, ma si tratta di un finanziamento ampiamente utilizzato da anni sia negli USA che in Inghilterra attraverso piattaforme online. Numerosi investitori hanno deciso di dedicarsi a questa nuova risorsa ponendo in essere prestiti elargiti tra privati.

Trattasi dunque di una comunità di persone e di persone giuridiche che evitando di dover indicare un intermediario finanziario, consentono di avere accesso a dei fondi. Tali fondi vengono elargiti attraverso un metodo peer to peer, punto per punto, dove domanda e offerta si incontrano direttamente.

 

Come funziona il social lending

social-lending-come-funziona

Come abbiamo avuto modo di anticipare, il servizio del prestito tra privati viene elargito attraverso delle piattaforme online gestite da società online. Società che per l’appunto hanno come scopo quelle di favorire l’incontro tra domanda e offerta. In Europa ad esempio Mintos (trovi una dettagliata recensione su soldiebitcoin.com) è tra le piattaforme più utilizzate e quindi tra quelle che offrono più garanzie.

Basta dunque avere accesso a questi siti che mettono in atto dei mezzi attraverso cui consentire l’erogazione del prestito, con un discreto livello di protezione. La mancata restituzione della somma elargita e l’insolvenza sono i due punti su cui l’azienda che gestisce il servizio lavora, affinché gli investitori non corrano rischi. Gli iscritti comunque sono dovuti a garantire un rating, ovvero una valutazione di affidabilità creditizia. Se il rating è basso, il tasso d’interesse sarà maggiore sui prestiti. In caso di mancata restituzione della somma oggetto del prestito, la società che gestisce il sistema di social lending attuerà una procedura di recupero credito.

 

 

Pro e contro

social-lending-guida

Andiamo ora ad elencare quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi del prestito tra privati esperito con la formula del social lending.

 

Per quanto concerne i Pro, essi sono:

  • Velocità

Di sicuro, uno dei vantaggi che viene guardato da chi si affida al social lending è la rapidità con cui viene erogato un prestito, contrariamente a quanto avviene nelle banche e nelle agenzie  finanziarie (come sappiamo la procedura spesso è lunga e prolissa).

 

  • Interessi migliori

Sia l'investitore che il richiedente, possono avanzare richiesta di interessi più validi, in base a quelle che sono le personali esigenze. Il che vuol dire che l’investitore ha diritto ad impostare la sua posizione in modo tale da ricavare un utile maggiore rispetto ad altri, anche in virtù di un rischio abbastanza limitato.

Viceversa invece, chi richiede un prestito, allo stesso tempo, può beneficiare di un valore del tasso di interesse molto più basso di quello proposto da banche e finanziarie. Tutto questo avviene grazie alla totale assenza di intermediari finanziari e grazie allo strumento "peer to peer" del social lending.

 

  • Garanzie più limitate

In generale le piattaforme di social lending hanno accesso a degli archivi dati per informarsi sulla posizione debitoria del richiedente la somma di denaro. Chi dunque risulta cattivo pagatore o un nominativo su cui pende un protesto, deve stare sul chi va là. Tuttavia per quanto attente, queste piattaforme concedono una possibilità a chiunque, anche in cambio di garanzie minori rispetto a quelle chieste da una banca o un istituto creditizio. Ovviamente più il proprio nome è macchiato e maggiore potrebbe essere il livello di garanzia chiesto all’eventuale debitore da parte dell’investitore (cosa che invece non viene richiesta in modo rigido a chi invece non è macchiato nella reputazione).

 

  • Spese più limitate

Quella in esame non rappresenta una regola fissa, ma le spese di gestione del prestito sono molto esigue rispetto ai prestiti erogato dalle banche. Ovviamente in tal senso invitiamo chi ha intenzione di chiedere un prestito tra privati ad informarsi bene sulle politiche attive nella piattaforma scelta. Ognuna infatti a un proprio regolamento, che in termini di spese può (ma raramente) anche non apparire conveniente.

 

 

Viceversa tra i contro, in linea di massima si annovera solo la portata degli interessi in caso di contrattazione. Questo vuol dire che pur avendo a che fare con tassi di interesse molto esigui, in caso di mancata restituzione della somma dovuta, il tasso d’interesse lievita fino a diventare del tutto ingestibile.

Per tale ragione, in caso di ricontrattazione la piattaforma può concedere anche una seconda chance, ma non più a condizioni vantaggiose come all’inizio.