Come aprire un centro trucco semipermanente e/o permanente

 

 

L’estetica per le donne è di fondamentale importanza, non badano a spese e farebbero qualunque cosa pur di apparire belle. Questo è non a caso il motivo per il quale investire nel settore potrebbe essere una mossa vincente. Ci sono tante attività specifiche che fanno dell’aspetto esteriore una fonte di guadagno, ultimamente sta riscuotendo davvero molto successo il trucco semipermanente o permanente.

 

Parliamo di una tendenza che coinvolge tutte quelle donne poco soddisfatte dei tratti del loro viso, decidendo dunque di modificarlo con questo “intervento” all’inchiostro.

 

 

Il titolo di studio

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Trattandosi di una figura nuova di certo non esiste una scuola da frequentare per potersi addentrare nel settore. Sicuramente prima di aprire una simile attività bisogna conseguire un titolo. In tal senso il diretto interessato, per diventare operatore di trucco semipermanente deve prendere parte ad un corso di tatuaggi e piercing riconosciuto e superare l’esame finale.

Durante lo studio, si acquisiscono tutte le competenze di base per diventare consulente di bellezza e per saper armeggiare con i vari apparecchi necessari ad incidere sulla pelle il trucco richiesto dai clienti. Oltre a questo titolo abilitativo, potrebbe essere vantaggioso seguire altri corsi di specializzazione o di aggiornamento per proporre sempre ai propri clienti le novità del momento.

Questa precisazione era necessaria anche se scontata a fronte del fatto che sono sempre di più le estetiste o le consulenti di bellezza che esercitano la professione senza rispettare direttive di legge e che si lanciano a praticare il trucco permanente. Il tutto senza dimenticare che parliamo comunque di una pratica molto delicata da eseguire con macchinari sterilizzati e nel rispetto delle norme igieniche.

Per questo motivo ogni regione italiana ha una propria normativa per l’esercizio della professione, che va consultata se si intende aprire un centro la cui attività si basi sul trucco semipermanente o permanente.

Non sono pochi infatti i rischi che si legano all’esercizio abusivo di questa pratica. Le persone avventate non si rendono conto di giocare con la salute delle clienti. In circostanze non idonee al trattamento infatti le persone rischiano di contrarre numerose malattie tra cui infezioni da micobatteri, setticemie, o anche ascessi, emorragie e dermatiti.

Stando a quanto stabilito dalla normativa, le estetiste che intendano avere a che fare con un trattamento di dermopigmentazione o trucco permanente hanno l’obbligo di frequentare un corso della durata di 90 ore, riconosciuto dalla Asl territoriale e che rispetti le regole stabilite dal Ministero della Salute. Non basta cioè la sola qualifica da estetista.

 

 

Aprire un centro di trucco semipermanente: tutto  l’iter necessario

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Gli adempimenti burocratici non mancano nemmeno in questo caso. Come prima cosa dunque l’imprenditore deve effettuare la registrazione dell’impresa presso la Camera di commercio nell’apposito registro Ditte e nell’Albo Imprese Artigiane. Non può mancare ovviamente l’attestato di abilitazione ottenuto con la frequentazione del corso regionale: senza l’attività non può essere aperta.

Dopodiché bisogna richiedere l’apertura della partita iva presso l'Agenzia delle Entrate competente e richiedere tutte le autorizzazioni per la sicurezza igienico sanitaria. Su questo versante sarà poi l’ASL competente ad eseguire tutte le verifiche del caso all’interno del locale al fine di stabilire l’idoneità dello stesso.

In presenza di eventuali dipendenti e collaboratori bisogna perfezionare anche la posizione sia all’INPS che all’INAIL.

 

I costi

La nota dolente per tutti è affrontare le spese iniziali. Quanto costa un simile centro? Ovviamente parliamo di una particolare attività, il cui budget cambia in base a molti aspetti, come la grandezza del locale, la qualità e il numero di macchinari, la scelta del personale e così via. In linea di massima, stringendo al massimo la cinghia se la si può cavare anche con 50 mila euro, ma se vogliamo fare le cose per bene può volerci anche il doppio.

Sicuramente la spesa che incide parecchio sul costo è la scelta del locale: la dimensione, la zona in cui è dislocato e le esigenze di modificarlo vanno a pesare sul bilancio. Tuttavia c’è sempre la possibilità di richiedere dei fondi, delle agevolazioni che di solito vengono elargite dalla Regione, o in alternativa si può anche chiedere un finanziamento.

Se chi vuole fare questo tipo di percorso imprenditoriale è una donna, bisogna poi tenere a mente che ci sono particolari finanziamenti per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. Un’agevolazione in tal senso la si può chiedere solo se l’azienda abbia un fatturato al di sotto dei 7 milioni e abbia meno di 50 dipendenti.

Tra i costi poi bisogna far rientrare anche quelli per potersi sponsorizzare. E ovviamente non c’è modo di migliore di farsi conoscere che attraverso un sito web aziendale. Occorre un portale ben curato, che venga indicizzato secondo i canoni del web e che venga pertanto visitato da quanti più utenti possibili (un esempio è il portale truccopermanente.it). Un sito web del genere può costare anche un migliaio di euro ma di norma, il gioco vale la candela.

 

 

Quanto conviene aprire una simile attività

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Come abbiamo detto nel paragrafo introduttivo, stiamo parlando di una tipologia di attività molto gettonata che cammina controcorrente rispetto alla crisi economica italiana. Sono molte le statistiche che parlano di un mercato in forte crescita, soprattutto per le donne che amano apparire belle e perfette sotto ogni punto di vista.

Il trucco permanente e semipermanente permette alla cliente di sfoggiare un aspetto pulito, fresco e impeccabile senza il bisogno di usare rossetti accesi o matite per occhi dal nero profondo. Questa sorta di perfezione diventa dunque una scelta estetica che aiuta a correggere con agilità le proprie imperfezioni facendo apparire i lineamenti quanto più naturali possibili.

È per questa ragione che chi ama il settore della bellezza e sa di provare una vera e propria vocazione per l’estetica non può non tenere in considerazione l’idea di aprire un centro simile. I guadagni non arrivano col tempo. Se l’imprenditore riesce a farsi un nome, se si impegna con abilità e competenze, non impiegherà molto a camminare sulla bocca delle donne. Gli introiti mensili saranno garantiti. Anche perché, in media parliamo di un trattamento che può costare indicativamente intorno ai 300 euro, per cui la soddisfazione è dietro l’angolo.