Come aprire un compro e vendo diamanti e brillanti

 

Per aprire un negozio di compro e vendo diamanti, le regole da seguire sono simili a quelle del compro e vendo oro. Nel corso degli anni, le leggi italiane hanno aperto le frontiere a questa tipologia di attività, anche se è stata stabilita una regolamentazione molto ferrea per scongiurare il rischio di riciclaggio di denaro sporco.

 

Il basso costo di avviamento e gli alti guadagni di questa tipologia di attività, però, rendono ancora conveniente spendere tempo nell’adempimento di tutti questi obblighi di legge. Se sei curioso di sapere come si apre un compro e vendo diamanti e brillanti, continua la lettura.

 

 

Iter burocratico per avviare un compro e vendo diamanti

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Per aprire un negozio di compro e vendo diamanti, occorrono dei requisiti personali e professionali particolari, ovvero una forte passione verso questo settore e conoscenze specifiche sulla valutazione dei diamanti e dei gioielli in generale.

Una parte dell'iter burocratico è simile ad altre tipologie di attività. Innanzitutto devi aprire la partita Iva (presso la sede locale dell’Agenzia delle Entrate e rivolgersi all’apposito sportello). Dopodiché puoi provvedere a richiedere l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la competente Camera di Commercio provinciale.

Nei locali potrai affiggere l’insegna solo previa autorizzazione, quindi fai una richiesta al Comune presso il quale aprirai la tua attività rispettando il regolamento comunale in materia. E a proposito di adempimenti presso il comune di appartenenza, devi anche presentare una denuncia di inizio attività presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive del Comune sul territorio del quale sorgerà il tuo compro e vendo diamanti.

L’ultimo step prevede la regolarizzazione della propria posizione presso gli enti INPS e INAIL.

Ti suggeriamo di farti aiutare da un commercialista per provvedere a perfezionare la tua posizione, onde evitare dimenticanze o spiacevoli sorprese.

 

 

Budget iniziale per avviare un compro e vendo diamanti e brillanti

Per aprire una qualunque attività devi essere in possesso dell’adeguata somma di denaro per riuscire ad avviarla nella sua totalità. Nel caso del compro e vendo diamanti che non parte con uno stock di diamanti da vendere il budget iniziale può non essere esoso: volendo fare una stima rapida per l’apertura di un compro diamanti avrai bisogno di una somma che oscilla tra i 30 mila e i 50 mila euro.

Dovrai affittare un piccolo locale, fare gli allacci a luce e acqua, stipulare un'assicurazione contro furti e rapine, acquistare attrezzatura per la valutazione delle pietre, computer, installare un impianto d'allarme e acquistare l'arredamento tra cui molte vetrine con vetro infrangibile.

Sarebbe opportuno avere disponibilità di denaro liquido o in banca o comunque avere un piccolo capitale da poter utilizzare nell’immediato per poter pagare i clienti che vengono a venderci i loro beni. Se non riesci a gestire le spese iniziali, puoi anche optare per qualche prestito o aderire a qualche fondo stanziato dalla regione di appartenenza.

Tra i vantaggi principali dei compro diamanti è che l’investimento iniziale si ammortizza subito, spesso nel giro di qualche mese. Per cui il rischio di impresa, diventa quasi nullo.

 

Il business plan per aprire un compro e vendo diamanti

Non esiste un’attività ben avviata senza un business plan che possa indirizzare l’azienda a gestire con maggiore contezza ed autonomia l’attività.

Nel caso del compro e vendo diamanti e brillanti poichè l’attività è incentrata sul riconoscimento e sulla gestione di oggetti preziosi come le gemme, avere un’organizzazione precisa insegna all’imprenditore come barcamenarsi tra un cliente e l’altro senza troppe difficoltà.

 

Il locale da scegliere per mettere su un compro e vendo diamanti

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Una volta stabilita la somma di denaro che ti occorre, e aver redatto il business plan, puoi andare alla ricerca del locale ideale. Non serve un negozio moto grande, ma sicuramente deve essere accogliente e permetterti di creare un buon livello di sicurezza. Può andare bene anche un locale di 20 metri quadrati, che rispetti tutte le norme di sicurezza che un locale aperto al pubblico deve avere.

Dal momento che devi conservare oggetti preziosi come gemme e diamanti in particolare, all’interno del tuo negozio sono necessari vetri infrangibili ed antisfondamento che dividano i clienti da te e dall’angolo in cui custodisci i preziosi.

Ricorda di scegliere un negozio che si trovi in un punto strategico della città, meglio se in una zona trafficata e con un parcheggio adiacente. Se affitti il locale, essendo di piccole dimensioni, potrebbe anche darsi che ti interfaccerai ad un canone mensile non troppo esoso.

 

 

Le attrezzature

Dopo aver trovato il locale, devi procurarti il giusto arredo e le giuste attrezzature. In primis ci vogliono gli espositori, all’interno dei quali inserire gli oggetti che vogliamo provare a rivendere al pubblico; deve esserci anche una bilancia di precisione per la valutazione diamanti e brillanti, possibilmente dotata di doppio display, per far sì che anche il cliente veda con te il peso, il prezzo, possa vedere in tempo reale tutte le nostre operazioni e non possa accusarci di nulla.

Non dimenticarti poi di procurarti un kit che ci consente di verificare la natura dei materiali che andiamo a trattare.

Ricorda che l’ultimo fattore su cui risparmiare è proprio sulle attrezzature, in quanto sono gli strumenti che ci permetteranno di gestire in maniera ottimale la nostra attività.

 

Aprire un compro e vendo diamanti in franchising

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Il franchising è un’ottima alternativa per aprire un compro e vendo diamanti. Se infatti temi di fare investimenti azzardati, o se non sai come gestire questa tipologia di attività, avere una casa madre che ti guidi  ti formi potrebbe essere un vantaggio non di poco conto.

 

 

Per prima cosa, con un franchising c’è un rischio più basso che la merce resti invenduta. Di solito infatti il franchising gode di un contratto di fornitura con delle fonderie e questo permette al negozio di ridurre il rischio di ritrovarsi con troppi preziosi all’interno della cassaforte.

Un secondo vantaggio del franchising è che nella fase iniziale di apertura è la casa madre a seguire la parte burocratica, senza contare che viene garantito un supporto sia fiscale che legale.

Durante la normale attività del nostro compro diamanti, invece, non sarà più un problema stabilire i prezzi di acquisto, ma sarà sufficiente seguire le direttive del franchising e l’utile sarà praticamente garantito.

Altro elemento considerevole concerne invece la fama del nome del franchising. Come per ogni attività, anche in questo caso vale l’assunto per il quale i clienti preferiscono affidarsi a dei marchi più conosciuti. Potendo godere del beneficio del brand, avrai un valore aggiunto grazie al quale attirare molti più clienti.

Quasi tutti i franchising, inoltre, garantiscono continui corsi di formazione gratuiti, che danno all’imprenditore aspirante tutte le nozioni da sapere sui diamanti e sul mondo dei beni di lusso in generale: anche orologi e così via.

Infine, altro vantaggio che garantiscono quasi tutti i franchising è l’esclusività di zona. Per evitare concorrenza fratricida i franchising non fanno aprire più compro oro del proprio marchio nella stessa zona.